Spazio Partecipato è un progetto che vuole riconsiderare i materiali di gioco nel sistema educativo per l’infanzia, rivolgendosi a quei centri educativi particolarmente sensibili e che adottano una pedagogia dal carattere sperimentale e innovativo.
L’intento è di attuare una sorta di “abbassamento dello sguardo”, di portare il nostro punto di vista adulto sulla stessa linea di orizzonte del bambino, per coglierne lo stupore e per sentirci maggiormente responsabili in quanto parte di quella visione. Se proviamo a fare questo gesto, ci accorgiamo come, dentro quel campo visivo, non è solo il nostro corpo ma anche i prodotti della nostra immaginazione; lo sguardo dei bambini segue ciò che le nostre mani hanno saputo indicare loro, le loro passioni potranno svilupparsi dagli appigli che gli abbiamo saputo fornire.
Il gioco è sempre stato un tema non semplice nel mondo del design, poiché implica la ricerca e lo sviluppo di oggetti dal carattere educativo. Lasciato per la maggior parte in sospeso dalle figure più rappresentative del design di oggi, negli ultimi anni il panorama del giocattolo si è da un lato appiattito, ampliando la produzione di aziende poco predisposte e consentendole di sporcare quella traccia con oggetti privi di intento formativo; dall’altro, sta vivendo una sorta di rinascita, grazie a figure professionali intente a riesplorare questo ambito in vista di una educazione di qualità.
La proposta di Spazio Partecipato è di liberare lo spazio percettivo del bambino da quei materiali inquinanti a favore di oggetti che rispettino l’ambiente, fatto di colori e materiali naturali e sostenibili.
Non solo; ciò che contraddistingue maggiormente questa ricerca è la volontà di creare un’esperienza di gioco che sia in linea e rafforzi quell’importante percorso di scoperta del bambino. Considerare il gioco e il giocattolo non più come mero mezzo d’intrattenimento ma come strumento che introduca il bambino alla cultura, attraverso il rapporto con quell’eredità di “saperi” che deve proprio essere coltivata sin dalle prime fasi e non essere lasciata in attesa, lasciando quindi il bambino libero di immaginare, sperimentare e creare proprio con il gioco/giocattolo.
Per questo motivo, Spazio Partecipato si presenta come un’indagine trasversale, che considera l’intera scena in cui si muove il bambino: dal gioco non strutturato al giocattolo, dalle strutture ludiche all’arredo.
Il progetto è ispirato alle teorie pedagogiche formulate da Loris Malaguzzi e procede in collaborazione con Reggio Children S.r.l. – Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine – Reggio Emilia.
Spazio Partecipato – Engaging Space – is a project that would rethink the play materials in the nursery and primary school system, addressing to those educative centres concerned with new experimental and innovative pedagogical methods.
The aim is to “look down”, to bring our adult point of view to the same line of the children one, in order to get their amazement but above all to be properly responsible because we are part of that vision.
Inside the children sight, there is not only our figure but also the products of our imagination; the gaze of the children follows what our hands and our creativity have shown them, their passion could grow thanks to the handhold we have given to them.
The game has always been a delicate issue in the design system, because it implies the research and development of educative objects. Less considered by the most representative figures of contemporary design, in the last years the field of toy has been, on one hand, flattened, widening the production of little predisposed companies and allowing them to sully that trace with objects without any formative intent; on the other hand, it is living a sort of rebirth, thanks to professional figures focused on new investigations in this field for an education of quality.
The proposal of Spazio Partecipato is to clear the perceptive space of the child from all those pollutant materials in favour of new objects that respect the environment, a space that consists of natural and eco-friendly colours and materials. Not only, what characterizes this research is the aim to create a play experience in line with the discovery path of the child. Considering the game and the toy not just as a simple entertainment instrument but as a way to introduce the child to the culture, through the relationship with that heritage of knowledge which needs to be nurture since the first years and not be left pending, giving the possibility to the child of imaging, experimenting and creating. For this reason Spazio Partecipato is a transverse study that considers the whole scene: from the free game to the toys, from the recreational facilities to the furniture.
The project it is inspired to the pedagogical and educative theories of Loris Malaguzzi; it carries on in collaboration with Reggio Children S.r.l – International Centre for the Defence and Promotion of the Rights and Potentials of All Children – Reggio Emilia, IT.