Passaro Edizioni si svolge in parallelo al lavoro di design svolto per le aziende.
Si presenta come un’ipotesi di progetto autonomo in alternativa al linguaggio industriale e, allo stesso tempo, vuole verificare le possibilità espressive che l’autoproduzione ha oggi nel tracciare nuovi territori, sia nel rappresentare un nuovo spazio economico sia come laboratorio di linguaggi sperimentali.
Questo percorso in atto è stato suddiviso, nella sua fase iniziale, in tre collezioni autonome – Speaking by hand, In prossimità dello scarto, Spazio partecipato – in modo da rendere più facile la comprensione dei progetti affrontati, che percorrono differenti e importanti problematiche ma che sono regolate da un denominatore comune.
In ciascuna di esse, infatti, è sviluppato un tema volto a individuare nuovi spazi di progetto, dettato, si potrebbe dire, da una “ragione necessaria” e non dalla volontà di una pura ricerca estetica che troppo spesso porta solo ad un continuo rimando delle forme.
Recuperare quella necessità di creare un progetto il cui risultato formale sia una conseguenza logica delle ragioni che lo avevano generato è il principio alla base di questi progetti e dell’intera ricerca che questo lavoro vuole portare avanti.