Il progetto In prossimità dello scarto esplora il concetto, vasto e complesso, dell’“uso delle risorse”, interpretato dal designer come focus intorno al quale sviluppare il corpo dell’intero prodotto.
Negli ultimi venti anni, l’industrial design si è evoluto secondo quell’idea sostanziale per cui, come dice Andrea Branzi, più che di sviluppo si deve parlare di estensione. Sempre più sentita, infatti, è oggi la necessità di una vera e propria riconcettualizzazione del progetto, che consideri i processi, più che le forme, e le conseguenze reali che ha sul contesto in cui inserisce il prodotto finale.
Il tema del recupero del materiale e dei comportamenti a esso collegati, rappresenta un modo per soffermarsi a riflettere sul progetto proprio come strumento di rinnovo. La parola “prossimità” con cui si denota questa ricerca vuole indicare lo spazio in cui collocare questo lavoro: un luogo nel mezzo tra forma e materiale, tra il gesto che lo produce e l’atto che lo usa. Lo scopo è di intrecciare queste due parti in un corpo di lavoro unitario, che
rispetti l’ambiente e il territorio, che tenga conto della limitatezza delle energie a nostra disposizione e della fragilità dei sistemi che ci ospitano.
Il materiale considerato in questa collezione è il vetro riciclato. Non un semplice riuso ma un tentativo di ridare nuova vita e carattere a questo materiale, rendendolo protagonista ancora una volta, sotto altre inaspettate spoglie e attraverso nuovi processi di lavorazione. Attraverso una reinterpretazione dal carattere poetico e dal fare artistico, il vetro riciclato di bottiglia riacquista nuovo valore nella realizzazione di oggetti d’arredo quali moduli e divisori per spazi domestici e non solo; una destinazione, quindi, completamente diversa dall’uso comunemente
The project In prossimità dello scarto – Drawing near the waste – explores the broader complex subject of the “use of resources”, under the perspective of the designer as central focus from which developing the body of the whole product.
In the last twenty years, industrial design has evolved along the idea that, according to Andrea Branzi, is not properly a development but an expansion. In fact, it is always more perceived the necessity of a reconceptualization of the project, which considers the process, not the shapes, and the real consequences they have on the context of the final product.
The recycle of the material and of the behaviours connected to it represents a way to think about the project as instruments for renovation. The worlds “Drawing near”, part of the title, indicate the “space” in which this work is placed: a situation in the middle between shape and material, gesture of making and act of use. The aim is to combine this two phases in a single one, which respects the environment and the territory, taking in consideration the limited resources provided and the fragility of the ecosystems.
The material of this project is the recycled glass. Not a simply way to reuse it but an attempt to give new life and personality to this material, making it a protagonist once more through surprising dress and new manufacturing processes. Thanks to this poetic and artistic reinterpretation, the recycled glass of bottles gains new value as interior objects like partition modules, not only for domestic spaces; a completely different destination of use from the one usually thought for this material.